Diario di una stagista: Parole in circolo
Ciao ragazzi, oggi nel diario di una stagista affronto varie tematiche sociali che mi riportano ad analizzare il testo della canzone “Parole in circolo” di Marco Mengoni.
Ad inizio settimana penso sempre all’argomento da condividere con voi per il giovedì e proprio in questi giorni riascoltando attentamente la canzone di Marco Mengoni ho notato subito che descriveva il nostro modo di vivere con noi stessi e con gli altri.
Il brano è stato pubblicato nel 2015 quindi sono passati diversi anni ma, come si dice, quello che è scritto rimane per sempre e può assumere diversi significati a seconda del periodo che stiamo vivendo.
Lo abbiamo visto anche la settimana scorsa con la canzone “Imagine” portata al successo da John Lennon negli anni ’70 dove nel giro di una settimana il testo ha riacquistato il suo valore autentico, ovvero il sogno di poter vivere in un mondo di pace.
Allora siete pronti a riflettere insieme a me? A seguire analizzerò il testo della canzone mettendo in luce quanta verità e autenticità manifesta.
Sogno e gentilezza
Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene
In questo mondo che ci ha intossicato l’anima
E devi crederci per coltivare un sogno
Su questa terra spaventosamente arida
Io l’ho vista sai la vita degli illusi
Con le loro dosi di avidità e superbia
Che per combatterli ti giuro basta poco
Devi interdirli con un po’ di gentilezza
Il testo inizia con una frase che, a mio parere, richiama appieno la nostra condizione attuale: viviamo in un mondo di egoisti dove ciascuno pensa solo a sé stesso senza pensare allo stato d’animo delle altre persone.
Vivere in una società liquida, come ricordava il sociologo Bauman, porta l’uomo a vivere nel più totale individualismo e solitudine.
La gentilezza e l’empatia non sono più quei valori che governano la nostra società: siamo entrati nell’era della contraddizione, chi combatte con garbo riceve poco chi invece agisce con arroganza ottiene.
Durante le nostre giornate, se ci fate caso, è più facile imbattersi in persone poco carine, maleducate pronte a criticarvi piuttosto di conoscere persone cordiali, rispettose.
Spesso mi chiedo da che parte gira il mondo?
Rapporto con il mondo
Nonostante l’era nociva in cui viviamo, non bisogna dimenticare che facciamo parte di una comunità ed esistono ancora persone che non hanno perso la ragione, quindi vi invito a rispondere a queste domande:
Quante cose fai che ti perdi in un attimo?
Quanti amici hai che se chiami rispondono?
Quanti sbagli fai prima di ammettere che hai torto?
Quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo?
Basta un attimo e ci perdiamo perchè non ci ricordiamo quello che magari abbiamo appena detto, promesso, affermato. Non facciamo più attenzione ai particolari e ai dettagli, tutto sfugge in un secondo.
Non è facile rispondere alla seconda domanda perchè gli amici che rispondono subito sono pochissimi o a volte non c’è proprio nessuno.
Resti ad aspettare, ma sai che il passo successivo è quello di prendere in mano la propria vita e contare solo sulle proprie forze.
Alle ultime domande non c’è risposta perchè non c’è un unico modo per ammettere di aver sbagliato e soprattutto per cambiare il mondo.
Nella situazione in cui ci troviamo oggi è meglio fermarci un attimo e riflettere senza troppe parole in circolo.
Libero
Libero, libero, libero, mi sento libero
Canto di tutto quello che mi ha dato un brivido
E odio e ti amo e poi amo e ti odio
Finché ti sento nell’anima non c’è pericolo
Siamo tutti liberi di fare ciò che vogliamo finché si sente vibrare l’anima e quel brivido lungo la schiena ma poi ci si accorge che erano solo parole pronunciate per sentito dire, per convenienza o perché ci hanno imposto che era la strada giusta.
Vi lascio ascoltare la canzone così avrete modo di sentire il testo e di riflettere:
Dopo l’ascolto sicuramente vi sarete accorti di quanti piedi incrocerete nella vostra vita, ma solo un paio andranno nella vostra direzione.
Anche se è difficile, scegliete le persone che vi seguano e non vi ostacolino il vostro cammino!
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