E alla fine…

Quando si ha la sensazione di non avere tempo per se stessi perché la routine lavorativa prende il sopravvento si capisce che forse si sta perdendo qualcosa di importante.

Raccontare tutto quello che è successo da Sanremo ad oggi sarebbe molto lungo, ma vi posso assicurare che la mia vita non è stata per niente noiosa!

Come non mi capitava da molto tempo per scrivere questo articolo mi sono infilato le mie personalissime cuffie e mi sono isolato con uno dei miei brani preferiti “ Tryin’ To Throw Your Arms Around the world LIVE VERSION concerto Milano ZOO TV TOUR “.

Ogni tanto credo che tutti abbiamo la necessità di fermarci e di fare il famoso ” PUNTO DELLA SITUAZIONE ” dove ( come dice sempre mio padre ) mentirsi allo specchio non ha senso.

Ecco sono esattamente in questo momento.

La verità è che stavo pensando da un po’ di tempo a cosa scrivere e cosa comunicare. Quando ho iniziato a vedere per caso ” 800 Words ” su Fox mi è tornata la voglia definitiva di farlo.

In quattro mesi abbondanti purtroppo non ho avuto solo belle notizie.
Ho scoperto che persone che definivo “AMICI” hanno dato un valore economico al nostro rapporto. Mentendomi, facendo ed adducendo scuse quotidiane e alla fine sparendo totalmente dal mio raggio.

E alla fine… ci rimani male.

Penso che la conoscenza delle persone non sia mai semplice da capire fino in fondo.
A volte si concede la propria fiducia e la propria ” intimità ” sperando che ciò sia ricambiata con adeguata fiducia e senza volere nulla in cambio.

Purtroppo però la vera amicizia non è così facile da trovare e sono giunto alla conclusione che sia lei a trovare te.

Lavoro e vita privata in questo periodo si sono mischiati molto.

Questo è dipeso, come vi dicevo all’ inizio, dal fatto che la mia vita professionale ha avuto una crescita importante e repentina. Le uniche persone che ho frequentato sono state i miei colleghi ( speaker, dj, musicisti ) con i quali mi sono sempre trovato benissimo e con alcuni di essi ho stretto legami importanti. Come dicevamo però, allo specchio non si può mentire e a volte mi manca una persona totalmente estranea al mio mondo che non voglia solo parlare del mio lavoro.

E alla fine… sarà lui a trovarti?

La musica è una costante che non manca mai.

In tutto questo turbinio di eventi, delusioni e momenti di gioia la musica è sempre stata un elemento che ha caratterizzato la mia giornata.

Ho ricominciato ad ascoltare playlist di circa 15 anni fa dove ogni canzone mi ricorda esattamente uno stato d’animo ben preciso. Ho sempre sostenuto che associare una canzone ad una persona o ad un avvenimento che segna la propria esistenza può essere pericoloso, perché non si riuscirà mai più a sentirla senza rivivere quelle sensazioni che tornano in mente in maniera quasi involontaria

E alla fine… la cancelli.

La radio sarà sempre una parte importante della mia vita. Essere speaker non è solo un lavoro, ma è uno stile di vita.

Fare lo speaker è molto simile ad essere dj, l’ adrenalina del momento in cui si aprono i microfoni è un’ emozione quasi indescrivibile, non sai mai chi c’è dall’ altra parte ad ascoltarti.
La radio è stata la mia croce e delizia. Lavorarci come speaker era la valvola di sfogo e appena uscivo dallo studio di trasmissione venivo catapultato nel mondo di direttore artistico/editore che ci deve essere e che a volte non è facile.

Una persona un giorno mi disse ” NOI SIAMO COME I GINECOLOGI: LAVORIAMO DOVE GLI ALTRI SI DIVERTONO “.

All’ inizio mi misi a ridere per la semplice battuta. Poi ho scoperto che c’è molto di più. Non tutti capiscono cosa veramente voglia dire lavorare nel mondo dello spettacolo dove l’ apparenza è tutto e per non renderlo solo tale bisogna metterci un impegno notevole.

E alla fine…

…DEVI SEMPRE SORRIDERE PERCHE’ A TE IN QUEL MOMENTO NON è CONCESSO STARE MALE.

Credo che sia difficile spiegarvi altro su quello che è stato il mio modus vivendi di questi ultimi quattro mesi. Una cosa ve la voglio svelare: ho trovato tante persone che si sono sacrificate per i miei progetti e hanno creduto in me come persona e leader di un gruppo meraviglioso.
Eeco a loro voglio dire GRAZIE perché siete stati tutti meravigliosi e siete stati la mia linfa per arrivare ad un punto in cui ( come disse qualcuno più famoso ) O SI FA L’ ITALIA O SI MUORE.

Non mi dimenticherò mai di nessuno e se un giorno dovrò fare delle scelte so che a ognuno avrò lasciato qualcosa esattamente come ognuno di VOI mi ha dato quotidianamente la forza per andare avanti.

GRAZIE DI CUORE.

E ALLA FINE… SENZA FARLO APPOSTA SONO 800 PAROLE!

Marco Racchella

Un pensiero su “E alla fine…

  1. Marco, ho letto il tuo articolo e mi sono immedesimato moltissimo xke provo le stesse sensazioni che, ne sono certo, proviamo tutti noi speaker. È vero quando apri il microfono ti senti come se il mondo intero ti stia ascoltando ed è in quel preciso istante che stai bene. Un abbraccio.

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