Il periodo d’oro della street art

Il periodo d’oro della street art

Lo scorso 14 aprile si è conclusa al Mudec di Milano la mostra “A visual protest. The art of Banksy“, interamente dedicata allo street artist britannico di cui tutti parlano ma la cui identità resta tutt’ora un mistero.

The art of Banksy
The art of Banksy

La street art sembra vivere oggi uno dei suoi momenti di maggior splendore e ad essa vengono dedicate mostre, esposizioni, libri e persino docufilm.

Banksy, in attività ormai da molti anni, è solo il più noto dei tanti street artist che popolano questo mondo artistico così variegato.

La ragione del suo successo è ascrivibile soprattutto al mix perfetto di impegno, ribellione e ironia che caratterizza i suoi graffiti, che sono di grande impatto ma di semplice comprensione.

Anche l’Italia, però, può vantare un proprio Banksy, che ha da poco rivelato la sua identità: Jorit Agoch.

Padre napoletano e madre olandese, questo talentuoso 28enne partenopeo si è fatto conoscere grazie ai murales che hanno cominciato a comparire sulle facciate degli edifici di Napoli, specialmente nei quartieri più periferici e degradati.

Gli obiettivi di Jorit, infatti, sono due: migliorare l’aspetto dei quartieri più difficili e “santificare” la gente del popolo.

Per questo motivo i suoi soggetti sono attori, calciatori, cantanti e rivoluzionari, ma soprattutto uomini comuni che lottano nel quotidiano per affermare i propri diritti.

Il suo segno distintivo? Le due strisce rosse con cui marchia sulle guance tutti i volti che dipinge.

Molto spesso Jorit è stato considerato il “Banksy italiano”: non tanto per il tipo di arte che propone, quanto per aver celato a lungo la sua identità.

È stato però lo stesso writer a uscire dall’anonimato, lo scorso ottobre.

Un altro importante rappresentante della street art italiana e precursore di Jorit è Blu, che secondo il “Guardian” sarebbe addirittura uno dei dieci migliori street artist al mondo.

Di lui non si conoscono né il nome né l’età, ma ha iniziato a diffondere la sua arte partendo da Bologna, all’inizio degli anni Duemila.

Le opere di Blu si ispirano per quanto riguarda i tratti al mondo del fumetto e dei videogiochi e spesso coprono superfici molto vaste.

Banksy, Jorit e Blu sono solo alcuni dei nomi di moltissimi writer e street artist che negli ultimi tempi stanno facendo parlare di sé e della propria forma d’arte non convenzionale.

La street art è oggi così apprezzata e ricercata che nelle città si organizzano veri e propri tour culturali per osservare i diversi graffiti e persino le gallerie più prestigiose hanno dovuto aprirsi a questa (sempre) nuova invasione artistica.

Marco Racchella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto